Également: Le Conseil fédéral se demande si le Ministre de Suisse doit se rendre à l’audience accordée par Mussolini. Annexe de 17.3.1933 (CH-BAR#E1004.1#1000/9#12849*).
Abgedruckt in
Diplomatische Dokumente der Schweiz, Bd. 10, Dok. 247
volume linkBern 1982
Mehr… |▼▶Aufbewahrungsort
Archiv | Schweizerisches Bundesarchiv, Bern | |
▼ ▶ Signatur | CH-BAR#E2001C#1000/1533#2344* | |
Alte Signatur | CH-BAR E 2001(C)1000/1533 99 | |
Dossiertitel | Affaire Firstermacher Alberto (1932–1933) | |
Aktenzeichen Archiv | B.46.12.2 • Zusatzkomponente: Italien |
dodis.ch/45789
Ho sott’occhio il Suo rapporto del 10 corrente2 ehe riguarda lo spionaggio nel Cantone Ticino, e la Sua lettera dello stesso giorno3 ehe contiene informazioni confïdenziali intorno ai sentimenti e aile vedute di talune personalità italiane sulla Svizzera e sul Cantone Ticino. Di ambedue questi preziosi documenti La ringrazio. La ringrazio pure di quanto Ella ha fatto fin qui per ottenere dal Governo italiano dichiarazioni e assicurazioni soddisfacenti. Il di Lei operato ha la mia piena approvazione e quella del Consiglio federate.
Il Consiglio federale - al quale ho sottoposto nella seduta di stamane la situazione come risulta da quanto Ella ci ha comunicato - non si è ancora pronunciato in modo defmitivo sulla convenienza ed opportunité ehe Ella faccia un ultimo tentativo presso il Capo del Governo, on. Mussolini. E taie è appunto la ragione per la quale io Le scrivo.
Due sono le possibilité. O il Consiglio federale incarica il proprio ministro a Roma di presentare al Governo italiano una nota in cui noi protestiamo contro lo spionaggio4 e, segnatamente, contro i metodi delittuosi usati sia contro cittadini italiani sia contro cittadini svizzeri. Oppure il Consiglio federale, - rinunciando a presentare una nota formale di protesta e considerando quindi ehe il memoriale già deposto5, con i commenti verbali di cui esso fu oggetto, costituisce già la protesta diplomatica necessaria, - incarica il proprio ministro di spiegare al Capo del Governo italiano ehe gli affidamenti stati dati dall’on. Suvich, sottosegretario di Stato agli Esteri, non ponno soddisfare il Consiglio federale e questi deve perciô insistere per ottenere dichiarazioni più ampie e più rassicuranti per l’avvenire.
10 sto personalmente per questa seconda possibilité, perché nulla di veramente utile mi riprometto da una nota di protesta solenne, nota ehe certo non rimarrebbe senza risposta, e potrebbe diventare l’occasione di spiegazioni irritate e spiacevoli da ambedue le parti.
11 Consiglio federale propende verso il mio avviso, ma, data la delicatezza e la gravità dell’argomento, io gli ho promesso di prendere prima ancora il di Lei avviso.
Le ho fatto telefonare per avere una copia del pro-memoria (o memoriale) da Lei lasciato nelle mani dell’on. Suvich. Dopo averlo veduto sarà più facile al Consiglio federale di pronunciarsi in piena cognizione di causa.
Io comprendo perfettamente quanto sia difficile l’ottenere da un Governo straniero di riconoscere gli errori délia sua polizia politica e quanto più difficile ancora sia ehe tale governo s’impegni ad evitare o a far evitare dalla propria polizia questi errori per l’avvenire.
Mi sembra tuttavia ehe le nostre prove sono schiaccianti. Dirô di più. Il Governo italiano riconosce infatti ehe esso ha esercitato funzioni di sorveglianza sul nostro paese. Esso cerca scusarsi coH’affermare che deve difendere la propria sicurezza. Ma dev’essere proprio lecito ehe una polizia straniera provochi direttamente i delitti persino con materie esplosive? Chi vorrà ammettere ehe Firstermacher, Roda6 e Compagni non avevano ricevuto istruzioni precise dai loro mandanti? Vale anche qui il verso dantesco: e il modo ancor m'off ende!
Io sono persuaso che l’alta mente dell’On. Capo del Governo italiano capirà ehe il Consiglio federale non puo adagiarsi a formole di soddisfazione o troppo vaghe o equivoche. Anche noi abbiamo un’opinione pubblica. Anche noi abbiamo un’indipendenza e una dignità da difendere.
Sono pienamente d’accordo ehe il caso Pacciardi7 non dev’essere trascinato in questa discussione. Il Consiglio federale, ritirando il permesso di soggiorno a questo signore, ha compiuto un dovere. Forse la longanimità usata fu troppa. Tuttavia il ritiro di permesso sta a dimostrare quanto il Governo federale è scrupoloso osservatore dei suoi doveri. Non mi pare ehe sia esigenza inamichevole o esagerata il pretendere ehe anche il Governo italiano rispetti, con altrettanto scrupolo, gli obblighi suoi.
Non ignoro ehe il Governo cantonale ticinese ha talora dimenticati i doveri internazionali ehe pesano anche su di lui, ma sarebbe più facile anche per il Consiglio federale l’esigere da questo Governo cantonale una comprensione più severa degli obblighi internazionali se la Polizia politica italiana non fornisse pretesti a coloro che gridano aile ingerenze illecite e perciô intollerabili.
Pare a me ehe una spiegazione ampia, franca, amichevole e dignitosa dovrebbe poter mettere un termine a questo malaugurato sistema delle spie da cui viene danno non soltanto a noi ma anche alPItalia.
Viviamo in tempi gravi, lo so, nè io vorrei prestare le mani a una discussione acerba. Ma l’On. Mussolini ci ha fornito già più d’una volta prove della sua amicizia e io spero ehe, facendo appello a questo senso di simpatia per la Svizzera, dovrebbe essere possibile al nostro ministro a Roma di dare all’incidente dello spionaggio una conclusione accettabile per le due parti.
Le scriverô non appena il Consiglio federale avrà nuovamente deliberato8, ma attendo di leggere prima o per telegramma o per lettera il di Lei parere ehe mi sarà prezioso.
- 1
- Lettre (Copie): E 2001 (C)3/99.↩
- 2
- Non reproduit.↩
- 3
- Non retrouvé.↩
- 4
- C’est la position défendue par Hdberlin. Cf. no 242 et no 246.↩
- 5
- Cf. annexe au no 205.↩
- 6
- G. Roda, expulsée par le Conseil fédéral en même temps que Firstermacher et pour les mêmes motifs, le 16 décembre 1932.↩
- 7
- Cf. nos 204.↩
- 8
- Cf. annexe au présent document.↩
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