Printed in
Diplomatic Documents of Switzerland, vol. 25, doc. 169
volume linkZürich/Locarno/Genève 2014
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Archive | Swiss Federal Archives, Bern | |
▼ ▶ Archival classification | CH-BAR#E2001E-01#1982/58#431* | |
Old classification | CH-BAR E 2001(E)-01/1982/58 101 | |
Dossier title | Europäische Sicherheitskonferenz (1971–1972) | |
File reference archive | B.72.09.15.1 |
dodis.ch/35150
Caro Nello,
È stato da me il Console generale d’Italia, Edoardo Costa-Sanseverino Principe di Bisignano, il quale mi ha esposto questo fatto.
Il 22 novembre prossimo si svolgerà a Helsinki la Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa degli stati europei più USA e Canadà2.
Le lingue di lavoro sono ufficialmente inglese, russo e francese. Su richiesta tuttavia delle due Germanie (memori dei pasticci nati allorquando si interpretava lo statuto di Berlino in inglese e in russo) hanno chiesto che anche il tedesco venga inserito quale lingua ufficiale della conferenza. L’Italia appoggerebbe questa richiesta ma alla condizione che pure la lingua italiana, recentemente retrocessa a semplice lingua regionale, venga ad essere inclusa fra quelle ufficiali.
Una prima indagine, a quanto sembra, esperita fra gli stati d’Europa ha, in sintesi, permesso di stabilire che si potrebbe quantificare questo desiderio imponendo un minimo di 50’000’000 di persone che parlino le lingue che entrano in considerazione: e così si evita di farne includere altre come lo spagnolo, il polacco e via dicendo.
Sembra che la Svizzera abbia risposto nel senso che rimanendo le lingue ufficiali tre, inglese, russo e francese, essa potrebbe accontentarsi, in quanto il francese è lingua nazionale3: allargando invece le lingue ufficiali al tedesco, per una ragione di principio, manifesterebbe il desiderio di includervi anche l’italiano.
In sostanza si tratterebbe di sostenere la causa italiana, rientrando essa nel concetto svizzero.
Ti sarò grato per un tuo intervento in questo senso4 e colgo l’occasione per porgerti i miei più cordiali saluti.
- 1
- Lettera: CH-BAR#E2001E-01#1982/58#431* (B.72.09.15.1). Copia a E. Costa-Sanseverino.↩
- 2
- Cf. DDS, vol. 25, doc. 173, dodis.ch/34487, in particolare nota 17.↩
- 3
- Sulla posizione della Svizzera rispetto all’organizzazione della Conferenza sulla sicurezza in Europa, cf. DDS, vol. 25, doc. 144, dodis.ch/34499.↩
- 4
- Cf. l’appunto di E. Brunner del 7 novembre 1972, dodis.ch/35155; la lettera di N. Celio a U. Sadis del 9 novembre 1972, dodis.ch/35152 e la lettera di A. Figarolo di Gropello a E. Thalmann del 24 ottobre 1972, doss. come nota 1.↩
Tags
Italy (Politics) OSCE / CSCE / Conference on European Security