Classement thématique série 1848–1945:
I. LA SUISSE ET LA SOCIÉTÉ DES NATIONS
I.1 LE RETOUR DE LA SUISSE À LA NEUTRALITÉ INTÉGRALE
Abgedruckt in
Diplomatische Dokumente der Schweiz, Bd. 12, Dok. 278
volume linkBern 1994
Mehr… |▼▶Aufbewahrungsort
Archiv | Schweizerisches Bundesarchiv, Bern | |
▼ ▶ Signatur | CH-BAR#J1.1#1000/1392#19* | |
Alte Signatur | CH-BAR J 1.1(-)1000/1392 2 | |
Dossiertitel | Faszikel 8: Italien (1915–1950) | |
Aktenzeichen Archiv | 03.08.K |
dodis.ch/46538
Nella conversazione, di cui V.E. mi ha ieri onorato, ho stimato di dovere mettere in rilievo l’opportunità, o meglio la necessità ehe i Governi delle due Potenze dell’Asse, vicine, amiche, e direttamente interessate al problema délia neutralità della Svizzera, sieno messe a conoscenza del «mémorandum» 2,ehe il Consiglio Federale presenterà per riottenere la sua neutralità, contemporaneamente alla S.D.N., nel senso ehe le due Potenze siano informate ehe il memorandum veniva od era stato consegnato a Ginevra, e ne ricevano copia a titolo d’informazione. Ho avuto ieri l’impressione précisa ehe V.E. avesse apprezzato le ragioni délia mia dichiarazione e avesse deciso, dopo avere riferito al Consiglio Federale, di incaricare le legazioni di Roma e di Berlino di far sabato prossimo l’opportuna comunicazione ai due Governi. Apprendo ora dal mio collega di Germania che questa comunicazione non avverrebbe più e ehe alle due Potenze sarebbe soltanto notificata la decisione favorevole del Consiglio della S.D.N., sulla base della quale si attenderebbero poi dichiarazioni di riconoscimento délia neutralité da parte dell’Italia e délia Germania. Mi permette» percio di scrivere a V.E. per pregarLa di riprendere cortesemente in considerazione quanto ho avuto l’onore di esporLe ieri. Se la decisione comunicata al Ministro di Germania è stata effettivamente presa oggi, essa non tiene conto della situazione, cioè dei rapport! negativi e ostili ehe corrono tra la S.D.N. e le Potenze dell’Asse, per le quali una deliberazione délia S.D.N. non puô costituire in nessun caso né una base d’azione, né un punto di partenza. Per le due Potenze è inconferente quanto avviene a Ginevra. Potrebbe pero produrre un’impressione molto penosa se la Svizzera mostrasse di voler ottenere decisioni vitali per il suo avvenire fuori d’ogni contatto con le due Potenze amiche, disinteressandosi deU’importanza ehe le decisioni possono avere per esse e quasi mostrando di voler fare senza di esse. L’E.V. mi ha fatto intendere quanto sarebbe lieta se l’Italia e la Germania volessero con un atto particolare affermare che esse risconoscono l’integrale e perpetua neutralité della Svizzera. Ma aile due Potenze non si puo chiedere di giungere a taie dichiarazione al sèguito délia S.D.N. e meno ancora di aderire a una decisione délia S.D.N. Le ragioni sono cosi ovvie ehe non occorre esporle. Le due Potenze non possono agire ehe sulla base di un atto indipendente dalla procedura o dalla politica ginevrina, di un atto cioè ehe la Svizzera, tenuto conto dell’amicizia esistente coi suoi vicini e dei loro precisi interessi e dei legami d’interessi ehe essa ha con loro e dell’avvenuta rottura dei loro rapporti con la S.D.N., puo compiere appunto portando a conoscenza dei due Governi il «mémorandum» contemporaneamente alla sua consegna a Ginevra. La quale contemporanea comunicazione puô anche non avvenire a Roma o a Berlino, ma a Berna. E il Consiglio Federale puo esprimere i suoi desideri anche sulle modalità délia dichiarazione ehe attende dalle due Potenze, senza la quale invero la neutralité potrebbe considerarsi non sufficientemente garantita, lasciando aperte tutte le vie alla propaganda allarmistica ehe si continua a fare. Ma una procedura che avrebbe anche soltanto l’aria di mettere o lasciare in disparte i due Governi interessati direttamente non condurrebbe, secondo la mia modesta convinzione, a nulla se non a spiacevoli impressioni. Per questo motivo prego vivamente l’E.V. di volere riesaminare la situazione ehe si potrebbe creare.
Mi permetto ancora rilevare ehe a me ieri, con un gesto cortese ehe mi ha vivamente toccato, è stato consegnato da V.E. un «Projet de memorandum»3 a titolo strettamente personale. Invece oggi il Ministro di Germania ha ricevuto un testo definitivo di «mémorandum», con l’indicazione ehe poteva considerare taie consegna come ufficiale, come semi-ufficiale o al modo ehe meglio desiderava. C’è tra i due fatti una grande differenza, ehe mi rende anche più difficile valutare le odierne intenzioni del Consiglio Federale.
Non ho osato richiedere udienza a V.E. che so occupatissima e percio ho stimato mio dovere scriverLe queste righe. Se PE.V. volesse parlarmene, sono sempre a Sua disposizione.