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2006
RAINIS UN ASPAZIJA. Da Castagnola per la libertà.Pagine storiche luganesi. Lugano 2006.
Bibliographical reference (Bib)
Cf. communqué du 13.11.2006 ( Biblioteca cantonale di Lugano)
Titolo Volume "Rainis un Aspazija. Da Castagnola per la libertà", Archivio Stirico della Città di Lugano
Relatori Gerardo Rigozzi, Giovanna Masoni, Antonio Gili, Grundega Grinuma, Moreno Bernasconi, Vita Matiss, Margherita Albisetti
Nella ricorrenza del primo centenario (1906-2006) dell'arrivo a Castagnola di Rainis e Aspazija, poeti e letterati lettoni esuli a Castagnola dal 1906 al 1920, Lugano e la Svizzera rendono loro omaggio con una pubblicazione - la prima in lingua italiana - che fa finalmente conoscere la celebre coppia, simbolo dell'identità nazionale lettone, anche al di fuori dei confini del loro paese. L'opera, attraverso diversi contributi, presenta il loro impegno politico e letterario nella Lettonia zarista prima della fuga in Svizzera, l'intensa e prolifica produzione di Rainis negli anni dell'esilio a Castagnola, la rete dei suoi rapporti - nel segno dell'indipendenza lettone - con gli intellettuali ticinesi e svizzeri, e i tributi d'onore che i due ricevettero dopo il rimpatrio. Nel volume vengono pure ricordate le iniziative tra Lugano e Riga, nate nel nome di Rainis e Aspazija.


http://www.lugano.ch/lacitta/welcome.cfm?ID=9FD9A594D1C9A4D2C125722F0039EB32&art=2C7C0C7F8A28B20BC125723700320A9A
Una nuova pagina storica dedicata ai due poeti lettoni

Articolo 19.11.2006


Archivio Storico

È fresco di stampa il nuovo volume della collana "Pagine storiche luganesi" dedicato ai due grandi poeti e patrioti lettoni Jïnis Rainis ed Aspazija, pseudonimi di Jïnis Pliekïïns (1865-1929) e della sua compagna di vita Elza Rozenberga (1865-1943), giunti in esilio a Lugano nel 1906 e rimpatriati nel 1920.


Rainis un Aspazija. Da Castagnola per la libertà/ No Kastaïolas uz brïvïbu / From Castagnola Towards Liberty. Così titola il libro trilingue (italiano/lettone/inglese), una sorta di memoriale del rapporto sodale tra la Svizzera e la Lettonia, nato dalla presenza dell'illustre coppia in terra elvetica e - scrive la municipale Giovanna Masoni Brenni in apertura - dalla consapevolezza di entrambi i paesi di essere una piccola nazione con un comune spiccato senso della libertà.
Come attesta il saggio di Moreno Bernasconi - gran conoscitore delle istituzioni elvetiche - la Svizzera apparì, agli occhi dei due esuli, nelle vesti di piccolo paese che vive delle peculiarità del suo sistema politico e della sua società civile: il federalismo, la democrazia diretta, la neutralità, lo spirito del compromesso, "tutte ricette politiche" - scrive nella presentazione l'ambasciatrice svizzera a Riga Anne Bauty - "che probabilmente i due poeti non avevano visto applicate spesso altrove, né in Europa alla vigilia del primo conflitto mondiale, né nell'impero russo, di cui la Lettonia faceva [allora] ancora parte".
La pubblicazione trilingue nutre la speranza che la Lettonia (lo stesso valga per Lituania ed Estonia), dopo un oblio pluridecennale e trascorsi ormai quindici anni dalla ritrovata indipendenza (1991), possa diventare, perlomeno in relazione alla coppia simbolo della sua identità nazionale contemporanea, un po' meno sconosciuta tanto in Svizzera quanto nel resto del continente. Il volume, corredato da numerose illustrazioni e da un ricco inserto fotografico, reca diversi contributi.
Margherita Albisetti - collaboratrice scientifica all'Archivio storico di Lugano e curatrice del libro insieme ad Antonio Gili - ricostruisce le annose vicende che hanno portato le comunità esuli lettoni alla creazione del Museo Rainis e Aspazija di Castagnola e all'edificazione, nella stessa località, del monumento alla memoria dei loro due insigni compatrioti. Gili descrive Lugano, come era al tempo di Rainis e Aspazija, con accenni alle famiglie e alle personalità locali da loro conosciute, concludendo con un istoriato dei legami più recenti di Lugano con l'establishment politico e culturale lettone. Vita Matiss - rinomata opinionista in ambito politico e culturale lettone e internazionale con alle spalle un dottorato su Rainis e Aspazija - ripercorre le tappe salienti della storia contemporanea della Lettonia, evidenziando il ruolo esercitato da Rainis e Aspazija nel risveglio democratico del loro paese e nella formazione della sua identità nazionale, illustrando gli anni dell'esilio in Svizzera, le vicessitudini del Comitato lettone in Svizzera durante la prima guerra mondiale, il momento del rimpatrio a Riga nel 1920, l'azione politica svolta da Rainis in patria e l'apporto dei due poeti alla cultura e alla letteratura lettone. Gundega Grïnuma - direttrice del Dipartimento di ricerca su Rainis e Aspazija del Museo Rainis di Storia dell'arte e della letteratura di Riga - si occupa del famoso poema Daugava, scritto da Rainis a Castagnola, la cui importanza è legata al ruolo svolto da quest'opera nella creazione nel 1920 dello stato lettone; della stessa autrice, le pagine con le bio/bibliografie di Rainis e Aspazija.
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